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Festival Barocco delle Marche: prime esecuzioni moderne ANCONA E OSTRA RILANCIANO AUTORI DIMENTICATI

Per l’ampio Cartellone del Festival Barocco delle Marche sabato 11 e domenica 12 ottobre è in programma un evento di eccezionale rilievo musicologico con il titolo “Nei Saloni delle Marche”

Data :

6 ottobre 2025

Festival Barocco delle Marche: prime esecuzioni moderne ANCONA E OSTRA RILANCIANO AUTORI DIMENTICATI
Municipium

Descrizione

sabato 11 e domenica 12 ottobre; giovedi 8 una conferenza al MAN

Per l’ampio Cartellone del Festival Barocco delle Marche -prodotto da Fondazione “Alessandro Lanari” con la Direzione di Gianni Gualdoni e realizzato dal Sistema Regionale del Barocco Musicale con il sostegno di Regione Marche e vari Comuni tra i quali Ancona quale sede produttiva- sabato 11 e domenica 12 ottobre è in programma un evento di eccezionale rilievo musicologico oltre che spessore culturale e artistico con il titolo “Nei Saloni delle Marche”, ovvero “Cantate, Sonate, Danze nelle residenze gentilizie del ‘600”.

L’appuntamento propone in prima esecuzione moderna brani per voce di soprano ed ensemble strumentale di autori marchigiani del ‘600 all’epoca molto apprezzati ma oggi dimenticati e pressoché ignoti, l’anconetano Francesco Boccella e l’ostrense Vincenzo De Grandis. 

Ad Ancona l’appuntamento è al Museo Archeologico Nazionale delle Marche a Palazzo Ferretti sabato 11 ottobre alle ore 17,30. Il biglietto include la visita al Museo, previa prenotazione d’obbligo al 071.202602, oppure  info@fondazionelanari.it.

Per valorizzare al massimo il portato culturale e musicologico dell’importante produzione in programma, mercoledì 8 Ottobre alle ore 17.30 alla Sala Convegni del Museo Archeologico Nazionale delle Marche la Musicologa Concetta Assenza, docente al Conservatorio di Pesaro e membro dell’Associazione Marchigiana per la Ricerca e Valorizzazione delle Fonti Musicali, relaziona sul tema Francesco Boccella e l’Ancona musicale del ‘600: del Musicista, forse anconetano ma di cui non si sa niente se non che nel 1653 si stampa in Città la sua unica opera nota, si parla in pubblico per la prima volta, inserendolo nell’ampio quadro di contesto dell’ambiente locale del tempo. 

Ingresso libero

Ultimo aggiornamento: 6 ottobre 2025, 12:02

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