Descrizione
Una occasione per fare conoscere la Carta dei diritti della Bambina e riflettere sulle gravi conseguenze dei conflitti per bambine, ragazze e donne
La Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze, istituita dall'ONU nel 2011 per denunciare le discriminazioni e gli abusi perpetrati nei confronti delle bambine e delle adolescenti nel mondo, è stata una occasione per l’Amministrazione comunale, a fianco di Fidapa Ancona, per promuovere nelle scuole il “Giardino del Rispetto”, che incentiva il rispetto reciproco anche attraverso la cura delle piante, con un forte valore simbolico.
Grande è stata l’affluenza di bambini, maestre e genitori all’iniziativa che si è svolta sabato scorso alle Scuole Faiani, (V.FOTO) presente l’assessore alle Politiche Educative Antonella Andreoli e le rappresentanti dell’associazione, durante la quale si è sottolineata l’importanza dell’educazione a relazionarsi in modo rispettoso e tollerante fin dalla primissima infanzia, con approcci diversi a seconda delle fasce di età. È stata descritta la Convenzione firmata da Fidapa con l’Ufficio scolastico regionale, il Comune di Ancona ed il Consiglio regionale per l’inserimento di una programmazione didattica in tutte le scuole di ogni ordine e grado della Regione Marche, prima in Italia. Al termine gli allievi della scuola Faiani -come anticipato- hanno interrato alcune piante da curare insieme ed altre le hanno portate a casa indicate dalla dicitura Giardino del Rispetto-Fida pa. Nel progetto è stato coinvolto anche l’assessorato alla Famiglia del Comune.
L’IMPEGNO DI FIDAPA:
Con il sostegno degli enti locali, regionali attraverso il mondo della scuola, Fidapa (Associazione Italiana Donne Arti professioni Affari) sottolinea la gravità della situazione nei territori interessati dai conflitti armati, e nei paesi in cui dittature religiose assoggettano le donne alla violazione costante dei diritti fondamentali, come in Afghanistan. Dopo due anni di guerra tra Israele e Hamas, l'organizzazione umanitaria Terres des Hommes ha comunicato che 7 vittime su 10 a Gaza sono donne, ragazze e bambine: oltre 38.000 hanno perso la vita e più di 78.000 sono rimaste ferite. Un milione sono vittime di sfollamenti forzati, costrette a dormire per strada o in rifugi sovraffollati estremamente carenti di servizi igienici (una latrina ogni 600 persone, maschi e femmine insieme) con un altissimo rischio di violenze, malattie e infezioni. Un terzo dei casi di violenza di genere colpisce bambine sotto gli 11 anni.
Circa 700.000 donne e ragazze in età fertile non hanno la disponibilità di assorbenti e nemmeno l’acqua corrente e il sapone, necessari per l’igiene mestruale.
Tra matrimoni precoci, sfruttamento sessuale e malnutrizione, le bambine stanno affrontando una crisi umanitaria devastante. In Afghanistan all'inizio di ottobre il governo talebano ha imposto un blackout totale dei servizi internet per contrastare le "attività immorali", interrompendo aeroporti, televisione e i servizi, con l'effetto di isolare completamente le persone e di impedire alle ragazze di proseguire gli studi attraverso corsi online. Le donne, cui è proibito persino pregare a voce alta, possono accedere all'istruzione solo fino alla sesta classe, mentre sono escluse dall'istruzione secondaria e superiore e da tutti i percorsi professionali di alta formazione; nel 2024 sono stati chiusi anche i corsi di ostetricia rimasti fino a quel momento tra gli ultimi percorsi professionali ancora accessibili alle donne. Inoltre il governo talebano ha escluso dall’insegnamento universitario tutti i 140 libri scritti da donne, inclusi i testi scientifici. E ha vietato l’insegnamento di 18 materie universitarie considerate “in conflitto con i principi della Sharia e con la linea politica del sistema”, tra cui: diritti umani, genere e sviluppo, sociologia delle donne, molestie sessuali, il ruolo delle donne nella comunicazione, sociologia delle donne e altri studi femminili. Nell'edizione di quest’anno l'ONU ha scelto lo slogan Girls for change per sottolineare il ruolo del genere femminile nel perseguire il cambiamento nel mondo, al fine di favorire la pace.
E guarda caso Nobel per la Pace è stato assegnato a una donna, la venezuelana Maria Corina Machado, perché“coraggiosa e impegnata paladina della pace, una delle figure civili più straordinarie del coraggio latinoamericano dei nostri tempi poiché è riuscita col suo instancabile lavoro a compattare l'opposizione venezuelana, a lungo divisa, e a promuovere una transizione pacifica dalla dittatura alla democrazia con la richiesta di elezioni libere. Ispirata alla Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo del 1989, la Carta dei Diritti della Bambina ne costituisce una lettura di genere tesa ad accogliere e valorizzare le differenze fisiche ed emozionali tra maschi e femmine al fine di favorire il reciproco rispetto e l’avvio di un cammino condiviso sul piano culturale, educativo e di maturazione profonda delle coscienze. Come tale la Carta è premessa fondamentale per il riconoscimento e l’affermazione dei diritti della donna fin dalla nascita per tutto il corso della sua formazione.
A cura di
Contenuti correlati
- Al via la riqualificazione dei campetti di Gallignano e Pietralacroce
- Inaugurazione skatepark Posatora: domenica 19 ottobre grande festa per l'attivazione dell'impianto di livello nazionale
- Giornata Internazionale delle Bambine: con FIDAPA domenica 12 ottobre alle Scuole Faiani si coltiva “IL GIARDINO DEL RISPETTO” nel solco della Carta dei Diritti delle Bambine
- Da lunedì 13 ottobre è possibile presentare domanda per il contributo ai libri di testo per l'anno scolastico 2025/2026
Ultimo aggiornamento: 14 ottobre 2025, 13:09